Influenza suina

Ho dormito benissimo e mi sento riposato, forse sono già a posto anche  con il cambiamento del fuso.

La differenza di orario è di cinque ore e trenta e quindi per comunicare con l’Italia devo sfruttare la prima metà della mia giornata.

Devo avvisare casa, il mio telefono purtroppo  qui proprio  non funziona, so che i miei  sono un po’ in apprensione e per qualche giorno sarà meglio mantenere contatti quasi quotidiani.

Inizia così la mia giornata Venezuelana; dopo avere fatto colazione con Elsi e Dulce (che bellissimo nome, anche se un po’ stravagante, “Dolce”) andremo ad esplorare la città.

Sono momenti di grande confusione qui, pare sia scoppiato il panico da epidemia per la “gripe porcina” (influenza suina). Le autorità danno informazioni incomplete (tutto il mondo è paese) e si muovono (non so se fanno bene o male) in modo poco delicato. Non è ben chiaro quanti e chi siano i contagiati, quanti eventualmente i morti,  la situazione negli ospedali , gli annunci televisivi sembrano preoccupanti anche se ci tengono a fare sapere che la situazione che si sta vivendo non è esclusiva della città di Merida.

http://www.elimpulso.com/Pages/vernoticia.aspx?id=117660 

Il governatore , mi spiegavano, ha fatto un lungo elenco dove la situazione è critica nel mondo e l’Italia (mi dispiace per voi ah ah ah) pare sia particolarmente colpita  con contagi soprattutto al nord. La situazione  è caotica è dal pomeriggio di ieri che  i rettori si riuniscono per decidere se chiudere le scuole o meno e pian piano il tam tam avverte che alcune scuole non apriranno, Elsie rimane in contatto costante per sapere se la sua università sarà aperta e alla fine dopo 5 ore di attesa, in tarda serata,  deliberano la chiusura per evitare assembramenti. L’università sarà chiusa fino a mercoledì; verrà disinfettata e ripulita e nel frattempo scatta l’obbligo di vaccinazione.  Che strano, un sacco di tempo per decidere se una cosa è pericolosa o meno, pare più un gioco che un reale pericolo, non sono per niente preoccupato.

Per questo motivo oggi Elsie non dovrà lavorare e Dulce, una ragazza che vive anche lei qui in famiglia e fa l’avvocato, sarà anche lei dei nostri visto che anche il tribunale per lo stesso motivo è chiuso.

Rapido giro per la città per verificare la situazione; “rumors” dicono che addirittura sia bloccata e non si possa uscire (sto vivendo un film e me la rido!) andiamo subito a verificare e alle porte della città non c’è nessun controllo.

La città nonostante l’apprensione della gente è viva e le strade sono affollate. Compaiono persone con improbabili mascherine chirurgiche e vicino ai presidi medici ecco i veri assembramenti … decine di persone in fila per la vaccinazione che bloccano il traffico fin sulla strada. Anche qui la polemica politica supera e prevale sul buon senso e la realtà,  e questo “problema” sanitario è un motivo ulteriore di confusione.

Bisogna che tenga questo blog un po’ più ordinato … tutte queste novità, si intrecciano e aumentano la confusione … proverò ad essere più ordinato …. Ora anche se non ho finito stacco … sono in vacanza … non sono uno scrittore vado a vivermi un po’ di Venezuela