domenica 27 marzo 2011

Contrattempi


In tutta questa perfezione del viaggio i trasporti, la tempistica, la vita locale ecco il primo contrattempo.
Ieri ho tentato di comprare il biglietto aereo per i prossimi spostamenti e, qualcosa è andato storto.
Nel mio programma (molto libero circa gli spostamenti e i tempi di permanenza) avevo deciso di muovermi da qui il primo aprile; via terra volevo passare la frontiera e, per mettere un po’ di pepe al viaggio,  invece di utilizzare un bus, forse,  ho trovato un signore che in taxi (non chiedetemi se regolare o meno.. diciamo in auto)  mi farà passare la frontiera con la Colombia.
Sicuramente sarà un viaggio lungo (credo 4/5 ore almeno) passando per San Cristobal (ma che bei nomi, mi sembra di essere nel film di Salvadores “puerto escondio”), raggiungendo  la frontiera ed entrando definitivamente in Colombia nella città di Cucuta.
Da li raggiungere il locale aeroporto e con un paio di voli interni con uno scalo a Bogota raggiungere finalmente  l’altra meta del mio viaggio Cartagena de Indias.
Bene , di tutto questo concatenamento di fatti necessari per il raggiungimento della meta mi è andato storto il più banale. Prenoto il volo aereo che ho trovato a prezzo stracciato (135 euro per volare da Cucuta a Bogota e da Bogota a Cartagena) pago con la carta di credito e, stranamente anche se ricevo l’ok per l’ordine avvenuto non mi spediscono il biglietto. Ora  una mail mi avvisa del mancato acquisto:
“Gentile Cliente,
Sfortunatamente il nostro sistema di sicurezza non è stato in grado di verificare i dettagli necessari per salvaguardare al meglio l’identità dell’intestatario della carta di credito. Per questa ragione il tuo ordine non è stato processato con successo.
Se la tua carta di credito è stata addebitata, verrà totalmente rimborsata entro 7 giorni lavorativi.
Uff niente da fare e, riuff i biglietti per quel giorno reperibili su internet sono tutti molto più cari e con orari molto scomodi; o partono talmente presto che non credo il mio autista accetterà mai di accompagnar mi in aeroporto  per tempo, o troppo tardi tanto da farmi arrivare a destinazione a notte fonda e non sarebbe il caso visto che devo recuperare le chiavi di un appartamento per trovare un letto.
Niente da fare, salvo colpi di scena la partenza sarà rimandata di  qualche giorno.
Qui sono super ospitali e carini e la notizia viene presa come positiva, “benissimo così resti con noi anche il prossimo weekend!”. Sono commosso mi sento coccolato, cerco di dare il minore disturbo possibile, ma è la famiglia che mi ospita che è veramente strepitosa. Sempre attenti,  disponibili,  affettuosi ci si sente come a casa (addirittura meglio) l’unica cosa che pare gli dia un po’ fastidio è il fatto che sono venuto a trovarli e non mi fermo almeno qualche mese (ma vi sembra possibile?!? Più ospitali di così!).
Ed ecco quindi prolungata la mia permanenza in Venezuela.
Non tutto il male viene per nuocere e l’epidemia di “influenza suina” che sta bloccando la città (i luoghi pubblici sono stati chiusi) mi permetterà di stare più con le persone visto che sono forzatamente in vacanza.
Notizie precise non ce ne sono, si percepisce una paura diffusa forse alimentata dalle reazioni improvvise delle autorità quali la chiusura dei principali luoghi pubblici come scuole università tribunali senza giustificazioni o pubblicità sui dati ufficiali dell’epidemia.
Io continuo ad essere più che tranquillo.
Qualcosa filtra ma non mi pare così terribile . . . su wikipedia hanno aggiornato la situazione 
o forse sono diventato ultra ottimista o sono veramente come l’ufficiale di “apocalypse now”. 
Non mi ferma niente!


3 commenti:

  1. Che fatica rimanere ospite in una fam che ti vuole un casino di bene...come ti capisco !!!...Robby sei un grande..e una persona stupenda....

    RispondiElimina
  2. sono i latinoamericani persone esagerate ed esageratamente ospitali .... o meglio, per la mia esperienza siamo solo noi ricchi e grassi occidentali a stupirci per questa ospitalità, nel resto del mondo è normale e, se ci pensi sarebbe bellissimo e dovremmo cominciare anche noi ad essere così.

    RispondiElimina
  3. Si sarebbe bellissimo veramente essere tutti così ospitali, se pensi chqe qui da noi il più delle volte non si sa neppure il nome del nostro vicino di casa, avremmo tanto da imparare da certe culture.

    RispondiElimina